6G, la Corea del Sud vuole i primi test pilota entro il 2026
Il governo della Corea del Sud vuole lanciare il suo primo programma pilota sul 6G nel 2026, con l’obiettivo di una distribuzione commerciale entro i prossimi 2-4 anni, stando a quanto riporta un articolo della testata finanziaria Business Korea. La rete che sarà erede dell’attuale 5G dovrebbe essere fino a 50 volte più veloce, raggiungendo il TeraByte al secondo, e avere una latenza quasi nulla, nell’ordine degli 0,1 millisecondi. Nel corso della settimana il primo ministro Chung Se-kyun ha delineato gli ultimi punti della strategia di investimenti per raggiungere l’ambizioso obiettivo.
La ricerca e lo sviluppo dovranno concentrarsi su brevetti fondamentali e sulla creazione preventiva di tecnologia all’avanguardia; il piano di spesa è stato fissato a circa 170 milioni di dollari nell’arco di cinque anni, a partire dal 2021. Inizialmente si lavorerà per portare a termine 10 compiti in sei aree chiave:
- Iper-Performance
- Iper-Banda
- Iper-Precisione
- Iper-Spazio
- Iper-intelligenza
- Iper-Fiducia
Tra le varie specifiche il governo prevede che i ripetitori saranno addirittura a 10 km di altezza dal suolo, implicando quindi l’ampio uso di satelliti e altri sistemi aerei.
Sono già tantissime le aziende del settore e i governi che hanno iniziato a lavorare per le reti del futuro. Tra queste vale la pena citare Samsung e LG, per rimanere in Corea; ma anche Huawei, Vivo, Xiaomi, il governo cinese e quello giapponese. Chissà se ci stanno già pensando anche i maniaci delle teorie del complotto…